Elizabeth Hurley si è spogliata per una scena di sesso lesbo in un nuovo thriller erotico ma a far “scalpore” è che a dirigere queste scene calde era Damien, il figlio di Liz. Ed è proprio Damien Hurley ad avere pubblicato sui social il trailer del film Strictly Confidential. Pochi secondo in cui però ha voluto dare un assaggio della scena piccante.
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Il trailer del film mostra Liz in una scena di sesso lesbico, che è stata filmata e diretta dal figlio di 21 anni Damian, un modello e regista in erba. Sicuramente non lascerà i fan immobili, poiché si vedono le donne abbracciarsi appassionatamente, prima che il personaggio di Pear, Natasha, stampi un bacio sulla pelle nuda di Liz. Il film è incentrato sul mistero che segue Mia, interpretata da Georgia Lock, che è perseguitata dal ricordo del suicidio della sua migliore amica Rebecca.
Con riluttanza, accetta l’invito della famiglia di Rebecca a venire nella loro casa nei Caraibi, dove i suoi amici del college si riuniscono per ricordare Rebecca nell’anniversario della sua morte. Una volta sull’isola, Mia è tormentata dal sospetto che dietro la morte di Rebecca ci sia qualcosa di più di quanto sembri. A poco a poco apprende che sia la famiglia di Rebecca che ciascuno degli ospiti nascondono un segreto mortale direttamente correlato a Rebecca. Mia verrà trascinata in un mondo di sesso, doppiezza e tradimento mentre cerca disperatamente di scoprire il mistero che circonda la sua amica.
“Adoro Elizabeth Hurley che, durante la realizzazione del mio primo cortometraggio nel 2010 (quando avevo 8 anni) mi ha promesso che sarebbe stata nel mio primo lungometraggio; fedele alla sua parola, nel momento in cui è stato dato il via libera a questo film, la mamma ha mollato tutto ed è corsa negli splendidi Caraibi per aiutare”, ha scritto Damien per poi concludere: “Lavorare insieme è stato un sogno”. Damien è nato dalla relazione di Liz Hurley con Steve Bing, l’uomo d’affari è morto suicida nel 2020 all’età di 55 anni durante la pandemia di Covid. Bing però si rifiutò di riconoscere il bambino sostenendo non fosse suo ma il test del Dna lo smentì.
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