La guerra tra Israele e Hamas porta con sè un numero di vocaboli che non a tutti sono noti. Parole come Kibbutz, Mossad, Shabbat, Striscia di Gaza: cosa significano? Abbiamo realizzato un piccolo vocabolario con quelle che consideriamo le parole più usate in questi giorni per cercare di capire meglio quello che sta accadendo in Israele.
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Un Kibbutz è una forma di comunità collettiva israeliana, originariamente fondata come collettività agricola. Letteralmente significa “luogo di ritrovo” o “collettivo”. Queste comunità promuovono la condivisione delle risorse, del lavoro e della proprietà, con un’ideologia basata sull’uguaglianza e sulla cooperazione. Alcune caratteristiche dei Kibbutz sono:
Shin Bet è l’acronimo di Sherut haBitaẖon haKlali, che significa Servizio di Sicurezza Generale. È l’agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele. È responsabile della prevenzione del terrorismo, del controspionaggio, della protezione delle persone e delle infrastrutture importanti, e della salvaguardia delle compagnie aeree e delle ambasciate israeliane. Fa parte delle tre principali organizzazioni di intelligence israeliane, insieme ad Aman (intelligence militare) e al Mossad (intelligence estera). Il suo motto è “Magen veLo Yera’e”, che significa “Scudo invisibile”.
Il Mossad è l’acronimo di HaMossad leModi’in uleTafkidim Meyuchadim, in italiano “Istituto per l’intelligence e servizi speciali”. È l’agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele. È responsabile della prevenzione del terrorismo, del controspionaggio, della protezione delle persone e delle infrastrutture importanti, e della salvaguardia delle compagnie aeree e delle ambasciate israeliane. Il Mossad è noto per la sua efficienza informativa e operativa, e si occupa soprattutto di operazioni all’estero. Fa parte delle tre principali organizzazioni di intelligence israeliane, insieme ad Aman (intelligence militare) e al Shin Bet (intelligence interna). Il Mossad è separato dalle istituzioni democratiche israeliane, nessuna legge ne definisce lo scopo, gli obiettivi, i ruoli, le missioni, i poteri o il bilancio ed è esente dalle leggi costituzionali dello Stato di Israele.
L’Aman israeliano (IDF) è il servizio centrale di intelligence militare delle forze armate israeliane, che fa parte della comunità di intelligence israeliana, insieme al Mossad e al Shin Bet. Alcune delle sue funzioni sono:
Hezbollah è un’organizzazione politica e militare libanese di ispirazione sciita, che si oppone a Israele e agli Stati Uniti. Hezbollah significa “Partito di Dio” in arabo, e si rifà all’ideologia dell’Ayatollah Khomeini, il leader della rivoluzione islamica in Iran. Hezbollah è nato nel 1982 come movimento di resistenza contro l’invasione israeliana del Libano, e da allora ha condotto numerose azioni armate e terroristiche contro Israele e i suoi alleati. Hezbollah ha anche una forte presenza politica in Libano, dove controlla alcune aree del paese e partecipa al governo con alcuni ministri. Hezbollah è considerato un gruppo terroristico da Israele, dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, ma ha anche sostenitori in diversi paesi arabi e musulmani.
La Striscia di Gaza è un territorio costiero di 360 km quadrati situato tra Israele e l’Egitto, che fa parte dei territori palestinesi. È abitata da circa 1,8 milioni di persone, la maggior parte delle quali sono rifugiati palestinesi. La Striscia di Gaza è stata oggetto di numerosi conflitti tra Israele e i palestinesi, tra cui la guerra del 2014, che ha causato la morte di oltre 2.000 persone e il ferimento di oltre 10.000. Attualmente, la Striscia di Gaza è governata dal movimento islamico Hamas, che ha preso il controllo del territorio nel 2007 dopo aver sconfitto le forze del partito Fatah del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas.
Il valico di Rafah è un punto di passaggio tra l’Egitto e la Striscia di Gaza, una zona contesa tra Israele e i palestinesi. Il valico è stato costruito dopo il trattato di pace tra Israele e Egitto nel 1979, ma è stato chiuso e riaperto più volte a causa dei conflitti nella regione. Attualmente, il valico è aperto solo per i palestinesi che hanno un permesso di ingresso in Egitto, mentre migliaia di altri aspettano al confine per poter acquistare beni di prima necessità. Il valico è anche oggetto di attacchi aerei israeliani, che mirano a colpire le infrastrutture e i militanti di Hamas e della Jihad Islamica.