Un uomo accusato di essere pedofilo è stato quasi linciato dalla popolazione del quartiere Zen di Palermo: solo l’intervento della polizia in assetto anti sommossa ha impedito alla folla inferocita di massacrare il presunto molestatore. E’ successo nel quartiere Zen di Palermo, una delle zone più povere del capoluogo siciliano.
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Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, sono state costrette a intervenire quando un uomo, di circa 60 anni, ha tenuto un comportamento provocatorio. I testimoni dicono che questo individuo si è esposto in presenza di una bambina di 5 anni. Dalle testimonianze oculari risulta che l’incidente è avvenuto nel pomeriggio, nei pressi di via Primo Carnera. Assistendo a questa scena inquietante, diversi passanti hanno inseguito l’uomo, che ha cercato rifugio al secondo piano di un edificio sito in via Agesia a Siracusa. La rabbia del quartiere è montata con il passaparola.
La Fiat Punto nera dell’uomo è diventata il bersaglio di alcuni soggetti che cercavano di arrecare danni. Hanno prima bucato le gomme dell’auto, poi hanno rotto i finestrini e scagliato oggetti contro le sue parti meccaniche. Quando si è saputo dove si trovava il sessantenne, una folla si è riunita sotto all’appartamento intenzionate a farsi giustizia da soli.
Sul posto è scoppiato il finimondo, ma l’ordine è stato poi ripristinato grazie all’intervento delle forze dell’ordine. La situazione ha reso necessaria una presenza massiccia di personale della Polizia di Stato e dei carabinieri, che hanno lavorato diligentemente per portare in sicurezza l’uomo dalla zona. Sono stati utilizzati diversi furgoni per tenere a distanza la folla. Ci sono volute le forze dell’ordine in assetto anti sommossa e diverse ore di sforzi per riuscire a portare in salvo il 60enne. L’uomo è stato portato in commissariato e denunciato. Gli agenti stanno cercando di rintracciare la bimba e i genitori per stabilire quanto successo. Saranno sentiti anche i parenti dell’uomo, che lavora in una macelleria in zona.
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