Putin ordina torture su sospetti attentatori: orecchie mozzate e fatte mangiare

La strage al Crocus City hall di Mosca ha scatenato la dura reazione di Putin che ha mandato le forze di sicurezza a catturare attentatori per poi ordinare torture. Quattro persone sono state fermate e accusate di essere gli autori della mattanza compiuta a Mosca con oltre 140 civili uccisi. E su Telegram arrivano i video delle torture subite da questi sospetti terroristi. I quali alla fine, si vede nei video, arrivano a confessare tutto.

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Secondo quanto riferito dai servizi di sicurezza russi venerdì sera, quasi a mezzanotte (e quindi a poche ore dall’attacco), la vettura con a bordo il commando omicida è stata intercettata. Una Renault bianca con a bordo 4 persone che è stata speronata e fermata. Sempre sul social network sono arrivati i video dei brutali interrogatori.

Putin ordina interrogatori brutali e torture su attentatori

Gli interrogatori fatti dalle forze di sicurezza mandate da Putin sono duri e violenti, i sospetti prendono diversi schiaffi e subiscono torture mentre rispondono. “Che cosa ci facevi al Crocus?”, chiede un agente russo tenendo per i capelli e con la faccia schiacciata a terra uno dei sospetti. Nel frattempo altri soldati filmano coi cellulari. “Ho sparato alle persone”, dice l’interrogato. “Perché l’hai fatto?”, lo incalza. “Per soldi”, confessa a voce bassa. L’arrestato dice di avere 26 anni e di essere stato reclutato da un predicatore che gli ha offerto 5mila euro per sparare (la metà dei quali già ricevuta).

Orecchio mozzato e fatto mangiare al sospetto

Ma l’interrogatorio è forse la parte meno cruenta. Lo stesso sospetto viene portato al freddo, con indosso solo una maglietta e lo si vede tremante mentre viene portato via in macchina. Peggio è andata a un secondo arrestato. Lo si vede arrivare nei primi video con con la testa e la faccia fasciate, ricoperto di sangue, tumefatto. Poi su X arrivano i video precedenti, quelli della tortura. L’uomo viene tenuto fermo a terra in un luogo che sembra un bosco, gli tagliano un orecchio con un coltello e glielo infilano in bocca. Una scena che ricorda il macabro “Le Iene” di Quentin Tarantino. Altre immagini shock fanno vedere un ragazzo, “di 19 anni, originario di Dushanbe in Tagikistan”, secondo i canali Telegram russi, con una ferita molto evidente all’occhio sinistro, supino e a terra, apparentemente privo di sensi.

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