Troll sauditi e fake news: ecco come Johnny Depp ha sconfitto Amber Heard

Troll sauditi e fake news: ecco come Johnny Depp ha sconfitto Amber Heard

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Johnny Depp è stato aiutato dai sauditi per vincere la causa contro Amber Heard? E’ l’ipotesi lanciata dal Daily Mail nelle ultime ore. Un’analisi di oltre un milione di tweet rivela che più del 50% dei messaggi che criticavano Amber Heard durante il processo per diffamazione contro Johnny Depp provenivano da account “non autentici”, come bot o troll pagati. Ci sono prove che alcuni di questi account pro-Depp provenivano dall’Arabia Saudita, un Paese con cui Depp ha stretto legami e interessi finanziari. Adam Waldman, l’avvocato di Depp, ha avuto contatti con troll pro-Depp online e in passato ha lavorato per figure russe controverse come Oleg Deripaska e Sergey Lavrov. L’uso di bot e troll per manipolare l’opinione pubblica online rappresenta una minaccia per la democrazia, in quanto può influenzare le elezioni e altri eventi di rilevanza pubblica.

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Johnny Depp e i rapporti “stretti” coi sauditi

L’articolo del Daily Mail descrive come un’analisi di un milione di tweet sul caso Depp-Heard ha rivelato la presenza di un’ampia campagna di disinformazione a favore di Depp. Più della metà dei tweet critici verso Heard provenivano da account “non autentici”, suggerendo l’utilizzo di bot o troll pagati. L’inchiesta prosegue evidenziando possibili collegamenti tra alcuni di questi account pro-Depp e l’Arabia Saudita. Il paese, con cui Depp ha stretto legami e interessi finanziari, ha una storia di utilizzo di bot e troll per promuovere i propri interessi online.

Troll e fake news, come hanno spinto l’opinione pubblica

Ci si concentra poi sul ruolo di Adam Waldman, l’avvocato di Depp. Vengono presentate prove che suggeriscono la sua collaborazione con troll pro-Depp online e i suoi legami passati con figure russe controverse come Oleg Deripaska e Sergey Lavrov. E si torna quindi a parlare di come la disinformazione online si un pericolo. L’uso di bot e troll per influenzare l’opinione pubblica online è un problema crescente. La campagna di disinformazione a favore di Depp nel caso contro Heard è un esempio preoccupante di questa tendenza.

L’Arabia Saudita potrebbe aver avuto un ruolo nel sostenere Depp online e il lavoro di Adam Waldman per figure russe controverse solleva interrogativi.
L’inchiesta sul caso Depp-Heard ha portato alla luce un preoccupante utilizzo di bot e troll per manipolare l’opinione pubblica online. È fondamentale aumentare la consapevolezza di questo problema e trovare soluzioni per proteggere la democrazia dalla disinformazione.

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