Bimbo di 3 anni muore in casa vomitando sangue, la madre al bar tutta la notte

Un bimbo di 3 anni è morto in casa vomitando sangue, con lui i fratellini di 7 e 8 anni che hanno tentato di far tornare la madre chiamandola al telefono ma lei è rimasta fuori tutta la notte per bere con il fidanzato. Al suo ritorno il bimbo era agonizzante e a nulla sono serviti i medici chiamati. Ora la donna è stata arrestata ma davanti ai giudici si è dichiarata non colpevole.

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Bimbo emofiliaco muore, da giorni stava vomitando sangue

La vicenda è accaduta a Chelsea, nel Massachusetts, la madre è stata accusata dal procuratore distrettuale della contea di Suffolk di aver lasciato morire il figlio malato di 3 anni alle cure dei suoi fratelli più piccoli, così da poter uscire a festeggiare tutta la notte. La madre 25enne, identificata come Jennifer Prudencio, è stata citata in giudizio la scorsa settimana presso il tribunale distrettuale di Chelsea. È stata accusata di omicidio colposo per la morte di suo figlio, Yael Guardado-Prudencio. L’avvocato della donna ha invece presentato una dichiarazione di non colpevolezza.

Il bambino da giorni vomitava sangue ed era emofiliaco

Il bambino deceduto è stato trovato privo di sensi nell’appartamento della madre alle 10 del mattino di domenica 7 aprile. Il procuratore distrettuale di Suffolk Kevin Hayden ha detto alla corte che la vittima, Yael, aveva una storia accertata di emofilia e di disturbi convulsivi. Inoltre, secondo quanto riferito, aveva vomitato sangue per una settimana prima della sua morte. Il procuratore distrettuale ha anche affermato che il piccolo aveva subito una caduta significativa durante un attacco e aveva una ferita sanguinante sul viso.

“L’imputata aveva portato il bambino dai medici in due occasioni la scorsa settimana”, ha detto il procuratore Audrey Mark. “La sera di sabato 6 aprile, il bambino ha vomitato di nuovo e appariva pallido”. Nonostante ciò, Prudencio aveva comunque deciso di lasciare Yael alle cure dei suoi due figli leggermente più grandi, di 7 e 8 anni, in modo che potesse bere alcolici “per un certo numero di ore” in un bar quel sabato sera.

Il figlio ha mandato un video del fratellino che stava morendo

Il procuratore distrettuale ha continuato sostenendo che Prudencio ha scelto di non tornare a casa dal figlio malato e invece di dormire a casa del suo ragazzo a Somerville. “L’imputata ha detto alla bambina di 8 anni che sarebbe tornata a casa presto”, ha dichiarato il procuratore Audrey Mark. I pubblici ministeri hanno anche affermato che quella notte il figlio di 8 anni le aveva mandato un messaggio esprimendo gravi preoccupazioni – arrivando al punto di inviare a sua madre un video delle gravi condizioni di Yael. “Ha ricevuto messaggi da suo figlio di 8 anni, che comunicava preoccupazioni per il benessere della presunta vittima”, ha detto il procuratore distrettuale. “Nonostante ciò, ha scelto di restare fuori tutta la notte.”

Il giudice ha fissato una cauzione di 100mila dollari e previsto che lei stia lontana e non abbia contatti con i testimoni del caso, non abbia contatti senza supervisione con bambini sotto i 16 anni e venga comunque sottoposta a monitoraggio col braccialetto elettronico. Il processo sul caso si riunirà a maggio.

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