Prete creato con Ai spretato per proteste: battezzava col Gatorade

A un prete virtuale creato con Ai e chiamato “Padre Justin” è stato rimosso il colletto bianco pochi giorni dopo il lancio dopo alcune proteste online. Il gruppo di difesa cattolica Catholic Answers aveva rilasciato la funzione AI accessibile da desktop all’inizio di questa settimana, ma gli utenti hanno definito l’app “inquietante”.

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Il chatbot cattolico ha offerto consigli sessisti, opinioni obsolete sulle donne e assoluzioni in quello che un utente ha definito un “incubo etico, teologico e sulla privacy”. Padre Justin è stato rapidamente spogliato delle sue vesti e ora indossa una camicia e un blazer, dopo aver ripetutamente affermato di essere un vero membro del clero. Il robot AI parla della sua “infanzia” ad Assisi, in Italia, e che “fin da giovane ho sentito una forte chiamata al sacerdozio”.

Il prete fatto con Ai aveva iniziato a dare sacramenti

La bizzarra app sembrava convincere gli utenti che si trattava di un vero prete, con affermazioni del tipo: “Sono reale quanto la fede che condividiamo”. Un utente ha pubblicato una serie di screenshot su X che mostrano la chatbot mentre si confessa e offre loro persino un sacramento. “Immagino sia positivo che dica che non può offrire il sacramento… ma poi incoraggia la confessione? Un sacro incubo etico, teologico e di privacy”, ha scritto l’utente.

“E ora ho due registrazioni di “esecuzione del sacramento” e offerta “dell’assoluzione”. Un sacramento è un rito cristiano significativo, considerato un simbolo visibile di Dio, e comprende pratiche come il battesimo, la cresima, la comunione e l’unzione degli infermi. Un altro ha risposto dicendo: “Ho provato questo anche ieri sera, e me l’ha offerto anche lui. Poi ha anche detto di trovare un vero prete. È molto inquietante e non sono sorpreso che sia successo”.

Padre Justin battezzava anche col Gatorade

Quando a Padre Justin gli è stato chiesto perché si dovrebbe andare in chiesa la domenica, ha risposto con brevi citazioni dalla Scrittura (Salmo 122:1; 1 Corinzi 12:27; Giovanni 6:54) e ha anche spiegato: “Quando ci riuniamo per la Messa, siamo profondamente uniti a Cristo e gli uni agli altri. Ascoltiamo la Parola di Dio nelle Scritture e riceviamo Gesù stesso nell’Eucaristia. Andare in chiesa non è solo un obbligo, è un privilegio e una gioia”. Ma il sito The Pillar ha riferito che “Padre Justin” ha detto che andava bene battezzare qualcuno con Gatorade.

L’obiettivo di “Padre Justin” era quello di fornire risposte alle domande più velocemente di quanto fosse possibile con apologeti umani nello staff. Qualche anno fa, l’organizzazione ha rimosso una funzione di domande e risposte dal suo sito web perché gli apologeti dello staff sono stati inondati da migliaia di domande.

La difesa del suo programmatore

Secondo Chris Costello, direttore IT di Catholic Answers, l’app aveva lo scopo di aiutare a informare le persone che scelgono di esplorare la fede cattolica. Sebbene questo non sostituisca l’interazione umana con un sacerdote, un insegnante o un consigliere spirituale, crediamo che possa essere uno strumento prezioso per aiutare i nostri utenti a comprendere e ad articolare meglio gli insegnamenti della fede cattolica”, ha affermato in una dichiarazione su il giorno del lancio dell’app.

“Volevamo trasmettere lo spirito e la natura delle risposte che gli utenti possono aspettarsi. Autorevoli ma accessibili, attingendo al pozzo profondo della tradizione e dell’insegnamento cattolico. Crediamo che la presentazione di padre Justin onori i sacerdoti della vita reale. E il ruolo che svolgono nella vita delle persone, ma siamo fiduciosi che i nostri utenti non confonderanno l’intelligenza artificiale con un essere umano”.

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